Le minacce, i rifiuti e le assoluzioni

La notizia è di giugno, ma vale la pena riprenderla. Pierantonio Siciliano è stato assolto dal Tribunale di Venezia dall’accusa di minaccia a pubblico ufficiale. Il “non minacciato” è Paolo Dalla Vecchia, avvocato, allora assessore all’ambiente della Provicnia di Venezia. Era stato avvicinato, nel 2010, da Siciliano che gli aveva consigliato di «stare attento, buono e tranquillo».

Dalla Vecchia all’atto del suo insediamento si è visto sommergere da richieste di autorizzazioni per impianti di trattamento di rifiuti. Contrariamente alle aspettative di qualcuno – Dalla Vecchia, di An, succede ad un assessore all’ambiente dei Verdi molto “ostico” agli affaristi – il nuovo assessore nega l’autorizzazioni per progetti importanti come Alles (Mantovani) o Sg31 (Gavioli e Jeroncich). E provoca più di qualche malumore.

Siciliano si difende raccontando che quella frase rivolta ad un compaesano – abitano nello stesso paese, si conoscono di vista – voleva essere un consiglio in quanto aveva assistito ad un dialogo, durante un pranzo a Napoli, in cui i commensali si lamentavano del comportamento di un avvocato e di Luca Zaia sulla vicenda dei rifiuti tossici e di Porto Marghera. La sua quindi non era una minaccia, ma un avvertimento.

L’assoluzione di Siciliano quindi non smentisce, anzi, la preoccupazione di Paolo Dalla Vecchia di essere stato oggetto di attenzioni per la sua attività istituzionale.

«Abbiamo fatto scelte molto difficili, in quegli anni e siamo stati lasciati soli ad affrontarle» ha dichiarato l’ex assessore.

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