“Le famiglie mafiose ancora presenti nel Veneto sono quelle dei Caruana a Venezia, degli Aliello, Criaco, Grisi, Marte e Pronestì a Vicenza dei calabresi Albanese e Spagnolo nella provincia scaligera (in particolare nella zona compresa tra Negrar, Sommacampagna e Sona)”. La citazione è presa da un articolo di Verona Fedele del 1998.
Giuseppe Aiello è finito nella rete dell’inchiesta Aemilia, nel gennaio del 2014: una sua abitazione e due sue ditte edili sono finite sotto sequestro. La famiglia Grisi è residente a Zimelle in provincia di Verona . I Grisi di Zimelle controllavano la Gri.Ka, impresa edile che ha lavorato in tutte le più grandi opere del Veneto. L’azienda ha subito nel settembre 2015 l’interdittiva da parte della prefettura di Verona. Uno dei fratelli Grisi era stato candidato (non eletto) in una lista di appoggio all’ex sindaco Pdl di San Bonifacio, Antonio Casu. Due dei tre fratelli Grisi sono rimasti uccisi a Crotone nel gennaio del 2011, ufficialmente per una lite per un vantato credito. Al funerale dei due fratelli, a Zimelle, sono stati notati numerosi esponenti del clan Grande Aracri provenienti dalla Calabria e da Reggio Emilia.
Tra la pubblicazione dell’articolo e le ultime notizie sono passati 15 anni. In realtà la presenza di famiglie ‘ndranghetiste, in particolare nella provincia veronese, è vecchia di almeno vent’anni. Una presenza che si è stratificata nel tempo. Eppure quando si parla di mafie in Veneto sembra sempre di assitere all’annuncio di una novità, come se fossero “appena arrivate”, spuntate dal nulla.
La domanda è: perchè di mafie in Veneto in questi vent’anni si è parlato (ed investigato, e contrastato, e represso) così poco in questi anni?
Perchè dalla fine dell’organizzazione di Maniero, metà degli anni ’90, all’inchiesta che, nel 2011, ha stroncato la “finanziaria” Aspide di Padova (una banda di campani che praticava usura e varie “consulenze” a decine di imprenditori veneti) non si è praticamente mossa foglia contro le mafie in Veneto?
Non si può non notare che, in parte, si tratta degli anni che hanno accompagnato la tumultuosa crescita economica di questi territori. Tanto per dire.
E perchè da quattro anni a questa parte se ne parla così tanto?
Così tanto che la Dia del nordest si è spinta ad annunciare in una specie di conferenza stampa i prossimi arresti (“pronte le misure cautelari”) contro ndranghetisti presenti in Veneto (qui). I blitz si annunciano, purchè se ne parli….
Dal silenzio all’allarme quotidiano: l’autore di questo blog non sa dare una risposta sul perchè di questo drammatico ondeggiare, ma la domanda ci sembra sensata.