Tram a Padova e l’inchiesta sulle mafie nei binari

C’è un risvolto tutto padovano nella maxi inchiesta sull’associazione a delinquere che legherebbe i big dei lavori ferroviari e gruppi di ‘ndrangheta. L’Euroferroviaria e lo stesso gruppo Salcef a cui appartiene, sono tra le ditte che farebbero parte del cartello e che avrebbero ricevuto consistenti servigi illegali dalle società della ‘ndrangheta, ma sono pure subentrate, l’8 marzo di quest’anno, a Psc nel raggruppamento di imprese che si sono aggiudicate la costruzione della seconda linea del tram padovano.

Un altro incidente di percorso nella già tormentata vicenda dell’aggiudicazione della Sir3.

Tra gli indagati compare infatti Tiziano Tolli, direttore amministrativo della Salcef Spa e legale rappresentante di Euro Ferroviaria srl, a cui viene contestato, così come agli altri protagonisti dell’inchiesta promossa dal magistrato Bruna Albertini della procura antimafia di Milano, l’associazione a delinquere di stampo mafioso e l’associazione per crimine organizzato transnazionale. Tiziano Tolli avrebbe organizzato e gestito i lavori di manutenzione da parte del delle società delle famiglie Aloisio e Giardino legati strettamente alle cosche di ‘ndrangheta del crotonese. Lavori che comparivano come distacco di manodopera, ma che in realtà, secondo le tesi della Procura, sarebbero stati dei subappalti mascherati. E che gli Aloisio e i Giardino lavorassero di comune accordo lo sottolinea lo stesso Tolli in una conversazione intercettata in cui dice a Maurizio Aloisio: “.. a parte che voi siete come Mimì e Coco…vi scambiate pure la gente… quindi non si capisce che cazzo fate però va bene…l’altra volta c’era scritto operaio Giardino…su uno dei tupi Aloisio: no…si scambiano ..le casacche…”. Le ditte degli Aloisio e dei Giardino, attraverso accordi di distacco di manodopera – ma in realtà si trattava di subappalti mascherati secondo la Procura – mettevano a disposizione squadre di operai particolarmente disciplinate ed obbedienti alle imprese che facevano parte del cartello.

Tolli, in quanto gestore della Salcef spa avrebbe inoltre annotato fatture per operazioni inesistenti relative al distacco di personale della società Varfil srl e la Fg Lavori Ferroviari – del gruppo Aloisio – per diverse centinaia di migliaia di euro. E proprio il meccanismo delle fatturazioni false garantiva a tutti i contraenti importanti riserve di denaro grazie anche alla maturazione di fittizi crediti con l’erario oltre a permettere ai gruppi di ‘ndrangheta di riciclare il denaro facendolo transitare su conti correnti esteri.

L’entrata del gruppo Salcef nella cordata di imprese incaricate di costruire la seconda linea del tram era stato salutato con soddisfazione vista il suo consolidato ruolo nel settore. Il gruppo romano è infatti attivo fin dal 1949 e attiva sul mercato europeo, in Africa, in Medio Oriente e in America del Nord. Psc compariva come la più grossa ditta del raggruppamento di imprese capeggiata dal Consorzio C.S.E. di Verona, ma dopo aver ceduto il ramo d’azienda a Euroferroviaria e allo stesso gruppo Salcef il 22 giugno 2022 Psc ha chiesto il concordato fallimentare.

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