Razza padrona: i nuovi amministratori della Mantovani

Chi c’è dietro la società che, dal primo agosto di quest’anno, ha nei fatti in mano la Mantovani costruzioni?

Da Parma giungono notizie inquietanti. La Coge Costruzioni Generali Srl, la società di Milano che ha operato l’affitto del ramo d’azienda di Mantovani – di fatto l’intera società – dando vita alla CogeMantovani, ha operato, nell’estate dell’anno scorso, un’operazione fotocopia nella città emiliana rilevando il ramo d’azienda di una storica impresa edile parmense, praticamente omonima alla prima, la Co.ge. – Costruzioni generali.

L’operazione in quel caso però non andò in porto: siglato l’atto di cessione il 2 agosto del 2017, i vertici dell’impresa parmense decisero, dopo pochi mesi, di recedere dall’accordo. Abbiamo avuto modo di conoscere i dettagli della trattativa e i motivi delle rescissione del contratto avvenuta il 19 ottobre del 2017.

La società milanese era stata costituita nel 2017 alla vigilia dell’affare con la società di Parma scegliendo il nome Coge proprio per dare continuità alla sua attività. L’impresa emiliana in quel periodo viveva un momento di affanno e l’offerta della Coge, mediata dal commercialista di Milano Maurizio Dorigo, imputato nel processo per bancarotta della BembergCell, storica azienda del milanese, sembrava giungere a proposito. Il 2 agosto 2017 il contratto verrà sottoscritto da Manuela Maria Ferrari,  protagonista in passato di un paio di sfortunate scalate a società di calcio come il Lecce e il Livorno.

Manuela Ferrari risulta titolare del 100 per cento delle quote della Coge milanese, ma la conduzione delle trattative sono in mano a John Gaethe Visendi, condannato in appello a San Marino per bancarotta fraudolenta e al commercialista Dorigo. Del gruppo faceva anche parte Andrea Roma, ex capo dell’ufficio tecnico del San Raffaele che ha patteggiato la pena per il furto di un milione di euro nel caveau alla fondazione. Visendi e Dorigo promettono l’apertura di nuovi lavori in Abruzzo con il restauro delle chiese danneggiate dal terremoto.

Dopo la firma dell’accordo i vertici della società di Parma vengono pian piano a sapere che le normali procedure per la cessione, come la comunicazione all’Inail, non vennero mai perfezionate. “Abbiamo dovuto fare una denuncia  all’Ispettorato del Lavoro di Milano – racconta Antonino Leone della Cgil di Parma –, per il mancato pagamento dei contributi e dello stipendio di ottobre. L’Ispettorato ha provato a rintracciare i responsabili preso la sede legale dell’azienda, a Milano, che risulta vuota”. I nuovi lavori in Abruzzo non si materializzano. Dalle informazioni in nostro possesso non vengono nemmeno saldati gli onorari del notaio e dell’avvocato.

Il contratto viene così revocato. Da allora il gruppo d’affari milanese non si sarebbe più visto a Parma.

I 117 lavoratori della Mantovani attendono a fine mese l’ultimo stipendio, di luglio, dalla vecchia gestione, mentre ad ottobre dovrebbe arrivare lo stipendio di agosto, a carico della CogeMantovani.

dal Mattino di Padova 20 settembre 2018

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