Le cose fatte dall’Osservatorio in questi anni (elenco non esaustivo)

 

  • ATTIVITA’ DI RICERCA E ANALISI – redazione di materiali

Dossier e vari materiali

  • Ciclo del cemento ed ecomafie. Articolato dossier che analizza il protagonismo delle organizzazioni criminali nel ciclo del cemento mettendo in luce le dinamiche istituzionali ed amministrative che favoriscono tale operatività;
  • Cementificazioni del litorale ed illegalità. Studio sui fenomeni di illegalità (o di legalità “debole”) che caratterizzano la cementificazione del litorale veneto.
  • nel novembre scorso 2012 l’Osservatorio Ambiente e legalità – in occasione dell’audizione in commissione ambiente della Provincia di Venezia, sulla situazione della gestione illegale dei rifiuti e delle ecomafie nel territorio di pertinenza dell’Ente – ha redatto e consegnato ai membri della commissione un report sulla situazione delle ecomafie e dei traffici illegali di rifiuti.
  • redazione del capitolo veneto del dossier Mare Monstrum, pubblicazione annuale sul fenomeno della cementificazione e degli abusivismi delle coste italiane, a cura di Legambiente;
  • redazione di un articolo dal titolo “Camorra e criminalità ambientale nel Veneto” per Meridiana, rivista di storia e scienze sociali (73/74, 2012).
  • dossier “V.I.A. sulla Commissione per la Valutazione d’Impatto Ambientale Regionale”, che analizza preliminarmente i compiti della Commissione che dovrebbe “valutare l’impatto ambientale dei progetti per la realizzazione di impianti, opere o interventi perseguendo obiettivi di tutela della salute e di miglioramento della qualità della vita umana e l’equilibrio dell’ecosistema”, mette in evidenza le incongruenze – di carattere giuridico e procedurale – del funzionamento di tale struttura, oltre ai conflitti d’interesse che riguardano alcuni componenti della stessa.
  • dossier “Ndrangheta, cemento e corruzione. Il Veneto che deve cambiare”. Il dossier analizza l’insediamento delle mafie in provincia di Verona alla luce degli ultimi elementi emersi dalle indagini in corso. Il quadro che emerge cambia quindi in modo radicale il modo di leggere l’operatività delle Mafie in tutto il Veneto.
  • dossier “Camorra e cemento: il Veneto orientale”, che analizza l’operatività – relativamente al territorio provinciale, dall’area metropolitana di Venezia al Veneto orientale – della criminalità organizzata, in relazione soprattutto al ciclo dell’edilizia e al suo intreccio con la corruzione politico-amministrativa, alle infiltrazioni e all’insediamento sociale della criminalità di stampo mafioso e camorristico.

Redazione della collana Quaderni, strumenti di approfondimento realizzati con il contributo di esperti e di osservatori specializzati.  

  • Quaderno 1/ Focus rifiuti, dedicato in gran parte al tema del traffico dei rifiuti.
  • Quaderno 2/ Focus corruzione e legalità debole, che analizza il sistema corruttivo in rapporto al sistema del project financing, delle energie rinnovabili, delle organizzazioni criminali e del sistema dei controlli.
  • Quaderno3/Schegge di Dark economy. Il Quaderno «Schegge di Dark economy» attraverso analisi e inchieste di esperti e giornalisti, analizza i fenomeni corruttivi e l’operatività dei soggetti criminali soprattutto alla luce dei legami con la politica.
  • Quaderno 4/ «La corruzione divora l’ambiente», quarto Quaderno dell’Osservatorio Ambiente e Legalità. Il quaderno propone una rassegna di casi che rivela come, in Veneto, la corruzione – il dispositivo per allentare la sorveglianza delle istituzioni – si eleva a sistema coinvolgendo diversi livelli. Le recenti inchieste della magistratura sembrano delineare proprio questo scenario. Un sistema dove un ruolo – mettere ordine e sorvegliare il «corretto» funzionamento del malaffare – può esercitarlo anche il crimine organizzato. Da Verona provengono segnali in tal senso. La lotta alla corruzione può contare, da pochi mesi, su uno strumento in più: una nuova legge che in queste pagine viene analizzata e autorevolmente commentata. Il quaderno indica proposte concrete e operative e parla di «modello Veneto» non per celebrare un’economia e una classe imprenditoriale, che pur ha saputo, spesso, dare buona prova di sé, ma per indicare un sistema burocratico e decisionale particolarmente opaco.

Ricerche  

  • L’Osservatorio ha pubblicato il 23 febbraio 20014, la ricerca «Giochi pericolosi». La ricerca, svolta grazie alla collaborazione di funzionari delle forze dell’ordine e dell’Agenzia delle dogane, ha come obiettivo principale quello di dimostrare come anche un’azione apparentemente a favore dell’ambiente, quale appunto il recupero dei rifiuti, può in realtà ridurre il godimento del diritto allo sviluppo, alla vita, alla salute, al cibo, all’informazione, alla sicurezza sul lavoro, ai benefici derivanti dai progressi scientifici, ad un equo risarcimento. I documenti di trasporto, le analisi di laboratorio e le autorizzazioni sono manipolati da spedizionieri e trasportatori per sfuggire ai controlli doganali e di frontiera. Le varie dinamiche dimostrano come, anche in questo ambito, la criminalità si sia ormai adattata al mercato, sempre più interdipendente e globalizzato. 
  • “Veneto orientale: speculazione edilizia e infiltrazione criminale. Analisi di un modello di sviluppo territoriale” curata da Claudia Mantovan, sociologa dell’Università di Padova, con la supervisione di Laura Fregolent, urbanista dello Iuav di Venezia e coordinatrice del comitato scientifico dell’Osservatorio ambiente e legalità.  L’iniziativa è organizzata dalla Provincia di Venezia in collaborazione con l’Osservatorio Ambiente e Legalità (Legambiente Veneto), con l’obiettivo di realizzare per l’area centro nord il primo studio che analizza in modo sistematico l’intersezione tra dinamiche criminali e politiche urbanistiche.
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    “La Via del conflitto”, curata da Carolina Sol Buffoni, sulla Valutazione d’impatto ambientale nella Regione Veneto. La ricerca è un proseguimento dell’indagine sulla Commisione regionale sullla Via avviata dall’Osservatorio con il dossier del 2013 che aveva messo in luce una serie di conflitti d’interesse nella composizione della Commissione e la sua sostanziale sudditanza dall’esecutivo. L’obiettivo di questa nuova ricerca è quello di evidenziare le criticità legate l’applicazione della normativa con particolare attenzione alle situazioni di “conflitto” che interessano la procedura declinata a livello regionale; da un lato i conflitti d’interessi noti, dall’altro le proteste di cittadini, associazioni, amministrazioni per progetti che incidono sul territori.

Sono stati inoltre redatti, a cura dell’Osservatorio, i capitoli veneti  degli annuali Rapporti Ecomafie del 2012 – 2013 – 2014. Uno studio sistematico sulle dinamiche e gli episodi riguardanti la criminalità ambientale nella nostra regione.

Realizzata una banca dati informatizzata, con informazioni georiferite, “Atlante dei Conflitti Territoriali”: lavoro svolto in collaborazione con lo IUAV di Venezia e che ha dipinto una regione afflitta da vertenze ambientali che vanno dalle infrastrutture, all’inquinamento elettromagnetico, agli impianti per il trattamento dei rifiuti

ATTIVITA’ DI FORMAZIONE  – INFORMAZIONE

  • Cemento – Corruzione – Ecomafie, Veneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta. Sabato 19 Maggio 2012 a San Donà (VE) Al convegno hanno preso parte circa cinquanta persone, tra cui molti amministratori locali.
  • Venezia e il Veneto tra ecomafie e nuovi scenari di convivenza tra società e ambiente Venezia, 6 luglio 2012: convegno in occasione della pubblicazione di Ecomafie 2012, tradizionale rapporto con cui Legambiente, in collaborazione con le forze dell’ordine, documenta dinamiche e tendenze della criminalità ambientale nel nostro paese. Parte dell’iniziativa è stata dedicata ad approfondire proposte per poter affrontare il problema dal punto di vista delle politiche, ovvero come le istituzioni pubbliche possano operare perché le scelte territoriali siano più trasparenti, più partecipate e sostenibili. L’incontro ha visto la partecipazione di circa sessanta persone tra rappresentanti delle forze dell’ordine, consiglieri regionali e provinciali, amministratori pubblici.
  • Scrivere e leggere di mafie Mestre, 27 settembre, 4- 11 ottobre, 10 novembre 2012: seminari destinati agli operatori dell’informazione, organizzati con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto. Quattro incontri, realizzati presso la Centrale Plip di Mestre, finalizzati ad offrire elementi di conoscenza sui temi delle connessioni tra organizzazioni criminali ed economia, sul ruolo dell’informazione e sulle ecomafie. L’ultimo incontro, con l’intervento del giornalista Giovanni Tizian, ha visto anche la partecipazione di alcune classi dell’Istituto Tecnico “Pacinotti” di Mestre.
  • L’onda grigia del cemento, tra malaffare e consumo di suolo Calalzo di Cadore, 13 settembre 2012: seminario nazionale su ciclo del cemento e organizzazioni criminali, organizzato in collaborazione con Avviso Pubblico, Associazione di enti locali e regionali per la formazione civile contro le mafie. Presenti circa cinquanta tra amministratori locali e avvocati.
  • Evoluzione dei paesaggi veneti ed ecomafie. Per un Osservatorio su Ambiente e Legalità Venezia, 5 dicembre 2012: seminario di approfondimento organizzato in collaborazione con Università di Cà Foscari – corso di Geografia. Presenti circa 150 studenti.
  • Presentazione “Quaderno 1/ Focus Rifiuti”. Mestre, 23 maggio 2013, all’interno del seminario organizzato dalla prima commissione del Consiglio comunale di Venezia dal titolo: “L’impegno della città contro tutte le mafie. Il caso dei crimini ambientali”.
  • Presentazione “Rapporto Ecomafia 2013”. Mestre, 20 giugno 2013. Il Rapporto, realizzato grazie al contributo delle Forze dell’ordine ogni anno racconta storie e numeri dell’illegalità ambientale in Italia: in Veneto in particolare è il mondo criminale dei rifiuti a preoccupare, oltre che per il tristemente conosciuto smaltimento illegale, anche per i nuovi intrecci legati a truffe finanziarie e ad evasione fiscale. All’incontro erano presenti gli Assessori all’Ambiente di Comune e Provincia di Venezia.

L’Osservatorio, in collaborazione con lo Iuav di Venezia, ha proposto due edizioni di un ciclo di conoscenza aperto alla cittadinanza, organizzato in cinque incontri dal titolo «Dark Economy a nord-est: rifiuti, cemento e malaffare» sui principali nodi di illegalità, nell’economia veneta con particolare attenzione all’area veneziana.

Gli incontri avevano l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sui processi di compenetrazione e ibridazione tra circuiti leciti e illeciti, di trasformazione della geografia e dell’uso del territorio nelle sue differenti declinazioni e sul ruolo delle istituzioni pubbliche nella gestione e regolazione del territorio

  • Traffico di rifiuti e organizzazioni criminali tra nord e sud Italia. Mestre, 19 marzo 2013. Presentazione del numero 73-74 della rivista meridiana dedicata alle Ecocamorre, con la presenza di Rocco Sciarrone e Isaia Sales.
  • Rendita immobiliare, riciclo del denaro e poteri forti. Venezia, 29 marzo 2013, con i relatori Mario De Gasperi, Tiziano Tempesta, Raffaele Lungarella, Sebastiano Canetta e Laura Fregolent.
  • Corruzione: dimensioni strategie e attori. Mestre, 9 aprile 2013, con i relatori Alberto Vannucci, autore del libro “Atlante della corruzione”, Gianfranco Bettin, Lorenzo Segato, Alberto Vitucci.
  • Cementificazione, abusivismo e legalità debole. Venezia, 3 maggio 2013, con i relatori Luca Martinelli, autore del libro “le conseguenze del cemento”, Nicola Destro, Maria Rosa Vittadini, Laura Fregolent, Maurizio Dianese.
  • Il danno ambientale: soggetti, vittime e normative. Venezia, 9 maggio 2013, con i relatori Matteo Ceruti e Claudio Maruzzi, coautori di “L’umanità vittima dei crimini ambientali. Danno, percezione, rimedi”, Paolo Rosato, Anthony Candiello, Stefania Tonin e Luigi Lazzaro.

Tutti gli incontri hanno visto il contributo di docenti universitari, esperti, giornalisti e ambientalisti e hanno avuto una partecipazione media ad ogni appuntamento di 40 persone.

La seconda edizione intitolata « Dark Economy a nord-est. Un percorso di conoscenza sulla criminalità».  I tre incontri previsti hanno preso in esame alcune filiere produttive strategiche per il territorio veneziano e Veneto con l’intento di esplorare, grazie all’intervento di esperti e protagonisti dei diversi settori, i rischi e l’operatività della criminalità economica. Tutti gli incontri hanno visto il contributo di docenti universitari, esperti, giornalisti e ambientalisti:

Logistica. Mestre, 22 novembre.  Lorenzo Segato, Riscc – progetto Green Clean market,  Giancarlo Sacco, imprenditore progetto Green Clean market,  Gianni Boetto, Usb- Cobas,  Rita Palidda, docente dell’Università di Catania.

Energie rinnovabili, 29 novembre.  Mario Agostinelli, Associazione Energia Felice,  Simone Grillo, Fondazione Banca Etica, progetto Score, Davide Sabbadin, Legambiente Veneto

Infrastrutture, 6 dicembre. Ivan Cicconi, centro studi Itaca, Vittorio Mete, Università Magna Grecia di Catanzaro, Guido Pieri, Tenente Colonnello Dia, Roberto Iovino, ufficio legalità e sicurezza Cgil Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto

Tutti gli appuntamenti, aperti alla cittadinanza, sono stati organizzati presso Villa Franchin a Mestre, che ospita la sede dell’Osservatorio Ambiente e Legalità del Comune di Venezia.

  • “Droga: l’economia che non conosce crisi” – 12 aprile 2014: incontro pubblico a Marghera (Ve) un viaggio nelle abitudini di consumo e nelle strategie di spaccio tra Roma e Venezia in occasione della presentazione dell’inchiesta: “Roma tagliata male, così le mafie succhiano il sangue della Capitale” a cura di Danilo Chirico edizione Terre Libere, daSud

Hanno partecipato all’incontro: Gianfranco Bettin, Assessore alle politiche giovanili del Comune di Venezia,  Alberto Favaretto, operatore della Direzione Politiche Sociali del Comune di Venezia, Carmen Vogani,  Associazione daSud e coautrice di “Roma tagliata male”, Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio ambiente e legalità di Venezia.

–           “La corruzione divora l’ambiente, come salvarsi?” – 29 marzo: convegno a Marghera (Ve) con la partecipazione di  Manuela Fasolato – magistrato, Antonio De Lorenzi – magistrato, Laura Fregolent – urbanista, Luca Tirapelle – avvocato , Giulio Todescan – giornalista, Matteo Ceruti – avvocato, Antonio Pergolizzi – giornalista.

–           “Contro la cementificazione del litorale, contro la paura e le minacce. Per la democrazia e il beni comuni” –  12 febbraio: convegno: a Caorle (Ve) con la partecipazione di Rossella Muroni, direttrice di Legambiente, Enrico Fontana, direttore di Libera, Maurizio Dianese, giornalista, Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto, Gianfranco Bettin, Assessore all’ambiente Comune di Venezia.

Presentazione di libri inerenti la problematica delle ecomafie e della nocività ambientale. 

‐ “Dark economy. La mafia dei veleni” (Einaudi editore). Mestre, 6 aprile, all’interno di Festivalegalità 2013 presso Centrale Plip, alla presenza dell’autore Enrico Fontana, di Laura Fregolent, coordinatrice del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gianfranco Bettin, Assessore all’Ambiente Comune di Venezia.

‐ “Fumo sulla città” (Fandango editore). Marghera, 3 maggio, con la presenza dell’autore, Alessandro Leogrande. Alla presentazione del libro, che tratta della vicenda dell’Ilva, hanno preso parte Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto, Stefania Tonin, economista, comitato scientifico dell’Osservatorio, Roberto Trevisan, Assemblea Permanente Contro il Rischio Chimico a Marghera.

–           “Riflessioni criminali”: ciclo di tre presentazioni di libri presso la libreria Feltrinelli di Mestre.

Gli incontri, tenuti nel 2014, hanno avuto lo scopo di approfondire l’analisi, attraverso il contributo di giornalisti e studiosi, sulle dinamiche della criminalità economica:

Martedì 11 febbraio  Zenobia, Castelvecchi, con l’autore Antonello Mangano;

Martedì 18 febbraio ore 18.00 Toxicitaly, Castelvecchi, con l’autore Antonio Pergolizzi ;

Giovedì 27 febbraio Politici e malandrini, Rubettino, con l’autore Enzo Ciconte.

L’Osservatorio ha collaborato, per due anni consecutivi, alla promozione di “Campo(longo) di volontariato, giustizia sociale, legalità, beni comuni”. Nella villa confiscata a Felice Maniero a Campolongo Maggiore in provincia di Venezia, il  campo di volontariato organizzato da MoVI (Movimento di Volontariato Italiano), Libera – Riviera del Brenta, associazione Principi Attivi, il Comune di Campolongo Maggiore.

In collaborazione con il progetto Con-tatto della Direzione Politiche Sociali, Partecipative e dell’Accoglienza del Comune di Venezia, sono stati progettati e realizzati due percorsi di educazione alla legalità ambientale presso il Liceo Marco Polo di Venezia e il Liceo Stefanini di Mestre – Venezia, che ha visto il coinvolgimento di alcune classi nel mese di aprile. Dopo un primo incontro di approfondimento delle tematiche, legate in particolare alla questione rifiuti e legalità, gli studenti hanno visitato alcuni luoghi di proprietà di un’azienda, per la quale sono stati accertati reati di traffico e smaltimento illecito di materiali pericolosi, e hanno potuto conoscere da vicino un esempio concreto di attività illegali che continuano a creare situazioni di pericolo per la cittadinanza che vive nelle vicinanze.

L’Osservatorio, nel 2013, ha curato l’organizzazione di un ciclo di seminari, dal titolo “L’economia innominabile: inquinamento, corruzione e criminalità”. I seminari sono svolti presso lo Iuav nell’ambito del corso Economia e politica dello sviluppo sostenibile del territorio (corso di laurea in Pianificazione Urbanistica e Territoriale). L’obiettivo è stato quello di prendere in esame alcuni temi emergenti nel settore della criminalità ambientale ed individuare i profili organizzativi ed economici grazie ai quali le organizzazioni criminali e settori dell’imprenditoria locale lucrano risorse saccheggiando ambiente e beni comuni.

L’intreccio perverso: traffico di rifiuti ed evasione fiscale. 12 novembre, con Martina Osetta – Università di Trento;

Il vento di cosa nostra: energie rinnovabili e criminalità organizzata. 25 novembre, con Simone Grillo – Fondazione Culturale Responsabilità Etica;

Edilizia e legalità debole: l’abusivismo in salsa veneta, 9 dicembre, con Nicola Destro – Università di Padova.

  • La prima, rivolta alle scuole, è stata una indagine sulla percezione mafiosa. L’indagine, svolta dall’Osservatorio, sottoponendo un questionario tematico ad un gruppo di 284 studenti tra i 14 e i 17 anni delle scuole della città di Mestre ha fatto emergere chiaramente la necessità di un’azione formativa sui temi legati a fenomeni mafiosi nel territorio veneto, legalità e partecipazione.

PARTECIPAZIONE AD INCONTRI E SEMINARI

L’Osservatorio ha acquisito un ruolo di riferimento sul territorio per quelle organizzazioni  e quegli enti impegnati nell’affrontare le tematiche della legalità ed è per questo spesso chiamato a portare il proprio contributo, anche in termini formativi, in attività organizzate da altre strutture.

Napoli, 13-15 giugno: convegno nazionale “Mafie, territori e società locali. Prospettive   di analisi sulla criminalità organizzata in Italia”, organizzato da Università degli Studi di   Napoli, Dipartimento di Sociologia;

Mirano (Ve), 22 settembre: “Ecomafie nel Veneto”, incontro realizzato nell’ambito dell’iniziativa Festambiente Miranese;

Trevignano (Tv), 8 novembre: “Mafia in Veneto senza ipocrisie”, serata pubblica dedicata al fenomeno delle mafie nella nostra regione, promossa da circolo Legambiente Sintesi;

Padova, 15 novembre “Il fenomeno delle ecomafie”;

Rubano (Pd), 18 dicembre “Criminalità e ambiente. Il business dei nostri rifiuti”, incontro rivolto alla cittadinanza, promosso dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con Libera e Avviso Pubblico.

– Venezia, 5 marzo: “Mafie vs. territorio: speculazione edilizia, danni sociali e ambientali”.  Incontro organizzato dalla Rete della conoscenza, presso Iuav.

– Padova, 21 marzo: “Le ecomafie nel Veneto”, nell’ambito del Progetto Laboratori Antimafia: analisi e contestualizzazioni delle infiltrazioni mafiose nel Veneto, incontro organizzato dal Centro Studi Ettore Luccini.

– Mestre, 5 aprile: “La legalità in Comune”, nell’ambito del Festival della legalità presso Centrale Plip, incontro con Francesco Forgione, ex Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

– Portogruaro, 26 aprile: “Ecomafie, l’oro del terzo millennio”, serata di formazione del Presidio dell’Associazione Libera di Portogruaro.

– Vicenza, 4 maggio: “Mafie ed infiltrazioni mafiose in Veneto”, incontro di formazione promosso da Agesci.

– Verona, 10 giugno: “Le mafie e l’informazione”, appuntamento all’interno del “Corso di Formazione per conoscere le mafie e promuovere l’antimafia sociale” organizzato dall’Ass. Monastero del Bene Comune, dalla Comunità degli Stimmatini di Sezano, da Avviso Pubblico, da Libera, da Banca Popolare Etica, da Arci Verona.

– Verona, 13 giugno: “Opere pubbliche e project financing. Regole e trasparenza”, incontro pubblico organizzato dal periodico Ansa dell’Adige.

–  Vicenza, 26 giugno: “Scrivere di mafie a nord-est. La presenza delle mafie in Veneto: il ruolo dell’informazione”, incontro promosso da Festambiente Vicenza e Libera.

– Concordia Sagittaria (VE), 14 settembre: conferenza “Documentare e comprendere il fenomeno delle ecomafie”, all’interno de “Il respiro di Gaia”, evento dedicato ad ambiente e legalità;

– Zero Branco (Tv), 12 Settembre : convegno “Le politiche ambientali del Veneto al tempo di Zaia”;

–  Monselice (Pd), 8 settembre: presentazione pubblica dei Quaderni dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Venezia.

– Venerdì 11 aprile alle ore 18.00 presso il Centro Universitario, Via degli Zabarella, 82 all’incontro pubblico “Bioresistenze: agricoltura vs lobby”. Incontro incentrato sull’agricoltura come presidio di diritti, legalità e salute sul territorio;

– Venerdì 4 aprile dalle 11.15 alle 13.00 nell’auditorium Interistituti “A. Trevisan”della cittadella scolastica di Mirano (Ve) alla conferenza: “Le mafie nel Nord e nel Sud: realtà e strategie per contrastarle”;

– Venerdì 21 marzo in occasione della giornata dell’impegno e della memoria delle vittime delle mafie, presso la sala incontri dell’ex Convento di San Francesco a Pordenone alla presentazione del libro di Piera Aiello , “Maledetta Mafia”            ;

– Venerdì 21 marzo al convegno ”La criminalità come fattore di sviluppo” alle ore 20.15 presso l’hotel Crystal a Preganziol (Tv);

– Venerdì 14 marzo dalle ore 9.00 alle 14.00 presso l’Auditorium della Provincia di Venezia in via Forte Marghera, 191 Mestre, alla presentazione dell’Agenda metropolitana dell’ambiente;

– Venerdì 28 febbraio alle ore 20.30 al convegno: “Mafie al nord: costruiamo le difese” presso l’Auditorium Da Vinci Piazza Indipendenza San Donà di Piave (Ve);

– Giovedì 30 gennaio presso il Bocciodromo di Vicenza alle ore 21 alla presentazione il terzo quaderno dell’Osservatorio ambiente e legalità Venezia, “Schegge di dark economy”;

– Giovedì 16 gennaio alle ore 17.30 presso l‘Università di Verona all’incontro “Il territorio tra uso ed usura”.

ISTITUZIONE COMITATO SCIENTIFICO

Obiettivo dell’Osservatorio è analizzare dinamiche e modalità per cui l’ambiente e i beni comuni, nei nostri territori, vengono depredati, proponendo allo stesso tempo modalità sensate di tutela.  Partendo da questa considerazione è stato creato un gruppo di lavoro interdisciplinare – formato da docenti universitari, esperti, giornalisti e attivisti – denominato comitato scientifico dell’Osservatorio “Ambiente e legalità”.

Il comitato ha operato per:  – mettere a fuoco le dinamiche criminali e della criminalità economica, anche con pubblicazioni ad hoc cartacee o on-line;  – supportare le ricerche territoriali; – mettere in rete informazioni ed elaborazioni relativamente alle tematiche d’interesse dell’Osservatorio. Membri del Comitato Scientifico: Gianni Belloni, Marco Baretta, Maurizio Billotto, Matteo Ceruti, Maurizio Dianese, Nicola Destro, Marco Favaro, Laura Fregolent, Luigi Lazzaro,  Gabriele Licciardi, Giuseppe Mosconi, Francesco Musco, Luigi Pellizzoni, Pierpaolo Romani, Stefania Tonin, Francesco Vallerani, Mauro Varotto.

DOCUMENTAZIONE E RICERCA 

E’ stato realizzato un database su tali fenomeni e nello specifico sui reati spia e sulle manifestazioni più esemplificative delle dinamiche operative dell’ecomafia nel territori veneziano e veneto.  Tale lavoro è reso possibile attraverso il costante monitoraggio di stampa, siti web informativi e la consultazione periodica con esponenti delle forze dell’ordine.

Antenna sul territorio 

L’Osservatorio è divenuto di fatto un elemento di collegamento tra cittadini ed istituzioni, ricevendo segnalazioni di situazioni di illegalità ambientale e recapitandole ai diversi soggetti competenti.  Esemplificativo il caso della Ditta Entei, al lavoro per l’ampliamento di un depuratore a Carbonera (Tv), colpita da interdittiva antimafia. Il fatto è stato oggetto di un esposto redatto proprio dall’Osservatorio, nell’agosto del 2012, ed inviato alla Prefettura di Treviso.

Un altro esposto è stato inviato alla Procura di Verona nell’ottobre del 2013, riguardo a vicende di possibile operatività di soggetti legati alla ‘ndrangheta negli appalti pubblici e alla Procura di Trieste riguardo a minacce subite dal sindaco e da consiglieri comunali di Caorle (Ve) in relazione ad un progetto urbanistico

 

Attività di questi ultimi mesi

Malgrado il venir meno del sostegno e della collaborazione con il Comune di Venezia, l’Osservatorio ha proseguito al sua attività pubblicando il dossier “Scoasse. Rifiuti e criminalità in Veneto”  e  una ricerca sulle procedure sulla Valutazione d’Impatto Ambientale. E’ in corso di pubblicazione una ulteriore ricerca sulle transazioni ambientali nel caso delle bonifiche di porto Marghera. Inoltre l’Osservatorio ha partecipato ad alcune iniziative pubbliche sul tema delle criminalità organizzata nei nostri territori.

 

 

 

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