Guizza, Brusegana, Arcella. Ecco come i genitori fanno squadra per i bimbi

Per crescere un bambino ci vuole un villaggio. Il proverbio è noto. Meno noto il fatto che in varie parti della città decine di persone l’hanno preso molto sul serio. In primis gruppi di genitori che hanno compreso una cosa semplice: perché i propri figli possano crescere serenamente è necessario che l’ambiente in cui vivono e gli altri ragazzi siano il più possibile sereni e per questo occorre rimboccarsi le maniche.

All’Arcella, quartiere denso di famiglie e di ragazzi in età della crescita, al solito fanno le cose in grande: da un anno a questa parte hanno messo in piedi un’associazione di genitori con 150 iscritti e le idee ben chiare. “Abbiamo individuato tre linee di azione che corrispondono ai bisogni che abbiamo registrato – racconta Paolo Roberti, presidente dell’associazione e instancabile padre di due creature di 4 e 0 anni -, le strutture delle scuole, in alcuni casi carenti, la mobilità, e quindi la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni e la socialità”. Per ciascuna di questi temi hanno ingaggiato un confronto con l’amministrazione per l’istituzione, ad esempio delle strade scolastiche vicino alle scuole dove poter circolare in sicurezza all’entrata e all’uscita da scuola o la possibilità che nel previsto centro culturale arcellano DU30 ci sia una biblioteca aperta e vivace con orari consoni.

“Ma oltre alle richieste puntiamo molto sull’aggregazione e creare rete nel quartiere a far sì che le persone si conoscano”. I genitori arcellani sono già al lavoro per allestire domenica 5 ottobre la caccia al tesoro in bicicletta per il quartiere, partenza e arrivo dal parco del Piacentino e poi pranzo “porta e offri”, a seguire letture animate per i più piccoli.

Sono partiti da poco gli attivisti del neonato gruppo Lucciole, ma sono già impegnati nell’organizzazione per oggi pomeriggio del “Fest-ON di Comunità” che si terrà al parco della Mela Rossa nel quartiere Armistizio. Ce ne parla Silvia Cacopardi nel mentre sta distribuendo volantini per il quartiere: “Siamo una decina di persone della zona, tra Armistizio, Voltabrusegana e Paltana, nati con l’idea di creare occasioni di incontro e socialità”. Il gruppo Lucciole è stato supportato dal progetto Luce, da qui il nome, dell’associazione Kaléthia che in giro per la città, in due anni ha incentivato esperienze di partecipazione in favore dei cittadini in erba. “Abbiamo promosso racconta Silvia – incontri di supporto ai genitori e laboratori per i più piccoli sui temi dell’ambiente. Ora sto portando i volantini alla Casa di riposo della Mandria perché ci piacerebbe che alla festa s’incontrassero persone di diverse generazioni”.

Anche a Brusegana il gruppo di genitori, informale, è partito da poco ed è stato sostenuto dal progetto Luce. “Siamo famiglie che sentono l’esigenza di fare comunità – racconta Giovanni Morando – con iniziative semplici e concrete e un occhio di riguardo alle situazioni di difficoltà che in quartiere purtroppo non mancano”. Il gruppo ha promosso, con l’appoggio dell’associazione Quadrato Meticcio e della Consulta di quartiere, un centro estivo gratuito a metà estate quando i genitori brancolano nel caldo senza sapere a chi affidare i bambini durante l’orario lavorativo e mensilmente organizza una merenda al parco tutti assieme portando e custodendo anche i bambini che i genitori non possono accompagnare.

Ma i più longevi li troviamo alla Guizza dove l’associazione genitori spegne 30 candeline e, con la consapevolezza di un adulto persegue il suo programma: “abbiamo sempre puntato sul sostegno alle scuole del quartiere – racconta il presidente Stefano Dal Colle, papà di due creature grandicelle – un tempo anche con lavori di manutenzione degli edifici, ora non è più possibile, ma interveniamo promuovendo laboratori di supporto alla didattica scolastica, a breve ad esempio partirà il laboratorio di scacchi”. In questo periodo fervono i preparativi per la tradizionale Festa del benvenuto nel patronato di Santa Teresa e dedicato ai cuccioli che stanno iniziando l’anno scolastico. Una festa molto sentita in quartiere e organizzata in collaborazione con altre realtà del territorio. In primavera, da tradizione, è il momento della gita fuori porta, d’obbligo è lo spirito di condivisione e la voglia di mettersi in gioco.

La famiglia, spiegava il sociologo Durkheim, non è una struttura statica, ma un assetto sociale in evoluzione, forse gli intricati problemi che stanno vivendo i nostri ragazzi stanno spingendo le famiglie verso un assetto aperto e responsabile verso il mondo.

il Mattino 13 settembre 2025

Lascia un commento